
A Ponte allo Spino, poco lontano, a est di Sovicille, si trova la Pieve di San Giovanni Battista, stagliata nella pianura che separa questa parte della Montagnola Senese da Siena. La pieve si può considerare una specie di "manifesto" dell'architettura romanica di quest'area, anche se non si sa bene quali ne siano le origini primordiali.
Impossibile elencare tutti i castelli, i palazzi, le piccole pievi, le case torre, gli insediamenti storici di grande valore che costellano il territorio di Sovicille nel labirinto di boschi della Montagnola e sulle pendici della pianura (Montarrenti, Palazzo al Piano, Brenna, Tonni e poi Simignano, San Giusto a Balli, Pernina e infiniti altri). Ci sono vari eremi agostiniani occupati e anche rovinati nella zona. Ognuno di questi può essere meta di passeggiate che non solo il paesaggio rende piacevoli, ma anche la conoscenza della storia del territorio e della sua gente. Un ultimo accenno al fiume Merse che è uno dei più belli della regione mentre il torrente Farma percorre una zona molto interessante dal punto di vista naturalistico. Tutto l'anno queste acque sono frequentate da pescatori e in estate da una massiccia folla di bagnanti

Il borgo di Sovicille è immerso nella fitta vegetazione boschiva della Montagnola Senese e può vantare di aver ospitato nel tempo sul proprio territorio almeno cinquantacinque borghi medievali, dei quali restano oggi un'antica cinta muraria di forma circolare, tipiche abitazioni rustiche e numerose strade in pietra.
L'edificio religioso più significativo è la Pieve di San Lorenzo, che sorge nel cuore del centro storico in forme neogotiche e al cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi e tele del XVI secolo.
Particolarmente suggestiva è la visita al "Museo Etnografico del Bosco e delle Mezzadria" presso la vicina località di Orgia che documenta la storia agricola e estrattiva del borgo.
Museo etnografico del Bosco e della Mezzadria
Il Museo, nato nel 1993, fa parte del Sistema dei Musei Senesi. Presenta strumenti da lavoro di legno e ferro del secolo XX, testimonianza dell'attività locale di mezzadri, carbonai e boscaioli. Lo spazio espositivo, che si trova all'interno di un fienile ristrutturato, è diviso in tre sale (Parte introduttiva, Il territorio, Le attività dell'uomo). Un laboratorio didattico è stato ricavato nell'ex scuola di Orgia, a 500 metri dal Museo. La documentazione del Museo è parte di una raccolta più ampia del Centro di Documentazione del Lavoro Contadino (CEDLAC) dell'Amministrazione Provinciale di Siena.
Orgia è una frazione di Sovicille composta da un piccolo nucleo che si è sviluppato intorno alla fattoria Piccolomini e da un certo numero di case sparse.
La sua posizione su una una collina boscosa propaggine di un complesso collinare che si spinge ininterrotto fino a Monticiano e alle colline della Maremma, nonch‚ la prossimità al fertile piano, ne hanno determinato in passato la struttura economica: mezzadria con attività accessorie legate al bosco. Attualmente l'ambiente si è profondamente modificato: finita la mezzadria, diminuita la popolazione nativa che si è spostata nel capoluogo e a Siena, Orgia è stata in parte

ripopolata da stranieri. Il bosco ha perso l'antica importanza e la vegetazione inselvatichita ha coperto molti sentieri, si è sviluppata in essicatoi abbandonati. Le stesse case coloniche sono state in parte ristrutturate e destinate a seconde case, in parte abbandonate per cadere in rovina. In questo contesto è stato organizzato dal 1993 un complesso museale costituito da un museo, un laboratorio didattico e una serie di sentieri attrezzati.
Il Museo presenta solo un tratto della documentazione sulle attività tradizionali nel bosco; altre sono state recuperate e presentate lungo alcuni sentieri che da Orgia si dipartono nel bosco.
Carbonaia, capanno dei boscaioli, fornace a calce, romitorio, essicatoi; tutte strutture che l'abbandono stava distruggendo- sono state in parte recuperate ed inserite all'interno di un sistema espositivo che permette di leggere le caratteristiche naturali attuali (segnaletica boanica e faunistica) insieme alle testimonianze del passato. Accanto a questi due elementi è stato organizzato un laboratorio didattico collocato al piano terreno di una scuola dismessa di Orgia, come momento di approfondimento e di riflessione didattica sulla visita al Museo e/o ai sentieri.